Le statistiche ci dicono che i traumi che coinvolgono i denti sono aumentati negli ultimi anni fra i bambini e i giovani in generale, questo è probabilmente dovuto al maggior dinamismo della vita quotidiana, al maggior coinvolgimento fin da piccoli nelle attività sportive e all’aumentato uso di mezzi motorizzati fra gli adolescenti; anche se, in realtà, l’ambiente domestico è quello in cui si registrano il maggior numero di infortuni.
La prevenzione è come sempre la migliore cura, evitare situazioni potenzialmente pericolose è il primo passo per evitare traumi, come necessario è adottare tutti quei sistemi di protezione (caschi, paradenti, etc.) se si pratica attività sportiva o ludica potenzialmente a rischio. Ma l’incidente può sempre capitare.
In caso di trauma dentale tranquillizzare il bambino è la prima cosa da fare. Se l’incidente ha comportato l’avulsione, ovvero l’uscita completa del dente, è necessario è recuperarlo e conservarlo in un contenitore immergendolo in latte o saliva. Il dente può essere reimpiantato con buone possibilità di essere recuperato, se fatto nelle ore successive al trauma.
Se il dente si è semplicemente fatturato, anche in questo caso recuperate il frammento, il dentista potrà, in molti casi, ricomporre la parte fratturata.
A volte i traumi, anche se il dente è rimasto integro, possono comprometterne la vitalità, anche a distanza di tempo. Per questo motivo il dentista dovrà accertarsi che non sia avvenuta la necrosi della polpa (l’organo vascolo-nervoso che si trova all’interno del dente) sia immediatamente dopo l’incidente sia nelle settimane successive. In caso di necrosi normalmente è necessario intervenire con la terapia canalare.
Incidenti che coinvolgono i denti a volte provocano un certo sanguinamento, spesso ciò è dovuto ai denti incisivi i cui margini taglienti possono lacerare la mucosa interna alle labbra.
In ogni caso è consigliabile recarsi dal dentista il prima possibile, anche solo per un accertamento.
