Le radiografie tridimensionali forniscono una quantità di informazioni infinitamente più completa rispetto ai tradizionali esami bidimensionali; questo consente una migliore pianificazione degli interventi, riducendo i rischi nei casi più delicati e permettendo approcci minimamente invasivi.
La nostra scelta è andata sul radiografico dell’azienda New Tom, eccellenza italiana nel mondo e pioniera della tecnologia Cone Beam che, rispetto alle tradizionali TAC ospedaliere, ottiene ricostruzioni estremamente dettagliate con dosi di raggi-x molto basse. A questo si aggiunge il vantaggio per il paziente di non doversi recare presso un'altra struttura e di avere da subito un esame perfettamente integrato con i nostri sistemi digitali.

Lo studio Azzola è dotato dei più moderni sistemi radiografici digitali. Questi consentono di ridurre notevolmente la dose di raggi cui il paziente è sottoposto lasciando inalterata la precisione dell’immagine radiografica. Il supporto digitale permette inoltre una più semplice archiviazione e la visione ingrandita su uno schermo aiuta la comunicazione fra dentista e paziente.
Nella nostra struttura è possibile eseguire lastre endorali, status radiografici completi, panoramiche, teleradiografie e radiografie tridimensionali dei mascellari.

Molte cure odontoiatriche necessitano di impronte che riproducano fedelmente forma e posizione dei denti. Tradizionalmente queste impronte vengono rilevate attraverso paste (solitamente idrocolloidi o siliconi) che solidificano in bocca creando uno “stampo” dentro il quale in un secondo tempo viene colato del gesso. Questa tecnica, tuttora valida e ampiamente utilizzata, presenta tuttavia alcuni svantaggi: il suo ingombro la rende fastidiosa e può generare un senso di nausea, tanto che alcuni pazienti poi non la tollerano del tutto; la fasi di indurimento, sviluppo e rifinitura del modello necessitano di diverse ore; i materiali usati per le impronte sono sensibili alle variazioni di temperatura e umidità e questo può provocare imprecisioni e distorsioni.
Da diversi anni esistono scanner capaci di eseguire una “fotografia” tridimensionale della bocca; inizialmente questi erano lenti, ingombranti e imprecisi, ma in poco tempo la tecnologia ha fatto passi da gigante e ora abbiamo a disposizione scanner in grado di sostituire le impronte tradizionali nella maggior parte delle procedure, senza rinunciare a qualità e precisione e con enormi vantaggi sia clinici che in termini di comfort per il paziente.

Ogni struttura sanitaria deve avere come primo obiettivo la salvaguardia della salute dei propri pazienti. Seguendo questo principio ci siamo dotati delle migliori tecnologie per la sterilizzazione; ogni strumento dopo l’utilizzo viene pulito prima manualmente, poi in una vasca ad altrasuoni, asciugato, sigillato in una confezione monouso e messo in autoclave, un dispositivo che grazie alla pressione del vapore è in grado di eliminare con sicurezza batteri e spore.
Lo studio Azzola è dotato di autoclavi di classe B, dispositivi ospedalieri a garanzia di sterilità e sicurezza.

Al fine di limitare al massimo l’invasività anche negli interventi che coinvolgono le ossa mascellari lo studio Azzola è dotato di manipolo piezo-elettrico.

Questo strumento (frutto di un brevetto italiano esportato in tutto il mondo) produce una particolare vibrazione che è in grado di tagliare il tessuto osseo mentre, a contatto con le mucose o altri tessuti molli, non crea su questi il minimo danno. Tutto ciò permette di operare in totale sicurezza anche in prossimità di strutture delicate come vasi e nervi, in più facilita la guarigione e riduce il dolore post operatorio.

La maggior parte degli interventi odontoiatrici richiedono una precisione inferiore ad un decimo di millimetro.
Un’incongruenza di quest’ordine di grandezza può non essere avvertita dal paziente ma riduce nel tempo l’efficacia della cura.
Per esempio: una “semplice” otturazione se non rifinita attentamente crea un gradino sotto il quale lo spazzolino non può pulire completamente. In quello spazio inevitabilmente si accumuleranno batteri che potranno far nascere una nuova carie.
Per questi motivi nello studio Azzola la maggior parte delle cure vengono svolte con sistemi ingrandenti che moltiplicano fino a 4,5 volte le dimensioni di un oggetto.
Grazie a questi ausili è possibile realizzare restauri più precisi e duraturi e diagnosticare in anticipo l’insorgenza di una lesione.

La microtelecamera consentente di riprendere immagini all’interno della bocca e di riprodurle, ingrandite, su uno schermo.
Questo strumento, oltre a essere un ausilio per la diagnosi, è molto utile per comunicare con i pazienti. Non sempre è facile spiegare lo stato di salute dei denti, quindi dare al paziente la possibilità di vedere con i propri occhi migliora di molto la comprensione del problema.

Rappresenta la più moderna evoluzione della chirurgia implantare; questo protocollo prevede che l’intervento venga prima simulato virtualmente, grazie ad un software dedicato in grado di associare le informazioni radiografiche della TAC con quelle morfologiche dell’impronta digitale; sulla base della simulazione viene poi costruita una “dima” che, inserita in bocca, permette l’inserimento degli impianti senza nemmeno dover incidere la gengiva.